domenica 5 giugno 2011

“Mondo senza fine” – Ken Follet


Descrizione:
È il 1327. Il giorno dopo Halloween quattro bambini si allontanano da casa a Kingsbridge. Il gruppo, composto da un ladruncolo, un bulletto, un piccolo genio e una ragazzina dalle grandi ambizioni, assiste nella foresta all'omicidio di due uomini. Una volta adulti, le vite di questi ragazzi saranno legate tra loro da amore, avidità, ambizione e vendetta. Vivranno momenti di prosperità e carestia, malattia e guerra. Dovranno fronteggiare la più terribile epidemia di tutti i tempi: la peste. Ma su ciascuno di loro resterà l'ombra di quell'inspiegabile omicidio cui avevano assistito in quel fatidico giorno della loro infanzia. Seguito ideale de "I pilastri della terra" Follett ritorna al Medioevo ambientando "Mondo senza fine" due secoli dopo la costruzione della cattedrale gotica di Kingsbridge, sullo sfondo di un lento ma inesorabile mutamento - che rivoluzionerà le arti quanto le scienze in cui ci si lascia alle spalle il buio e si cominciano a intravedere i primi bagliori di una nuova epoca. 

Citazioni:
“Si era trovato davanti alla morte molte volte, e in battaglia aveva imparato a controllare la paura; ma quel nemico non si poteva combattere. La peste era un’assassina che pugnalava alle spalle per poi fuggire prima di essere individuata.”

“Lui era stato scelto per me, ma io l'ho amato dal primo istante.”

“Mio padre ha sempre detestato coloro che si riempiono la bocca con le prediche. Siamo capaci tutti di essere buoni quando non ci costa nulla, diceva. Ma quello non conta. È quando hai una voglia tremenda di comportarti male, quando stai per guadagnare una fortuna grazie a un affare disonesto, o stai per baciare le belle labbra della moglie del vicino, o stai per mentire per cavarti da un grosso guaio… è in quei momenti che servono le regole. L’integrità è come una spada, ripeteva, non bisognerebbe sventolarla finché non si è pronti a metterla alla prova. Non che lui si intendesse di spade.”

“<Mezza città è già convinta che tu sia un angelo.> - <Ma non lo sono affatto.> <No, ma sei quanto di più vicino a un angelo abbiano mai conosciuto.>"

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