venerdì 27 maggio 2011

"L'ultimo chef cinese" - Nicole Mones


Descrizione:
Maggie è appena arrivata a Pechino, davanti alla casa del giovane chef che ha deciso di intervistare per la rivista di gastronomia con la quale collabora. La casa ha il tipico aspetto degli edifici cinesi in stile antico: una costruzione bassa, con un portone rosso di legno massiccio, che dà su un lago lungo e stretto. Un paesaggio completamente diverso dal porto di Marina, in California, dove Maggie è andata a vivere su una barca, e dove è riuscita a ritrovare un suo equilibrio, dopo il tragico incidente che è costato la vita a Matt, suo marito. Un equilibrio, tuttavia, decisamente turbato dalla telefonata di qualche giorno fa di Carey, ex collaboratore di Matt nel suo studio legale a Pechino, che le comunica che nelle aule del tribunale della capitale cinese giace un'istanza legale in cui una donna sostiene che Matt è il padre della sua bambina. Maggie ha impiegato del tempo per riaversi dalla sorpresa, poi ha deciso di prendere il primo volo per Pechino per appurare la verità. Una volta in terra cinese, per non macerarsi nell'attesa del test di paternità, ha pensato che non c'era niente di meglio che offrire ai lettori un servizio su Sam Liang, giovane chef emergente, per metà americano e per l'altra metà cinese. Quando Maggie bussa al portone di casa Liang, si trova al cospetto di un giovane uomo affascinante, dagli zigomi pronunciati e dai capelli neri e lisci. Ma quello che le toglie il fiato è il regno di quell'antica casa: una cucina organizzata in modo stupefacente.  
 
Citazioni:
"La vetta non si raggiunge mangiando, nè cucinando, ma solo offrendo e condividendo il cibo. Le pietanze migliori non dovrebbero mai essere consumate in solitudine. Che piacere può provare un uomo nel cucinare, se poi non invita i suoi amici più cari, e non conta i giorni che mancano al banchetto, e non compone una poesia che accompagni la lettera d’invito?" 


“Cucinare era come sposarsi: due cose servite insieme devono essere in armonia. Chiaro con chiaro, denso con denso, duro con duro, morbido con morbido. E' dall'accoppiamento giusto che dipende ogni cosa.”

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